TERAMO – Dopo una certosina comparazione tra le denunce di furti di biciclette e la verifica sul campo di alcuni spostamenti di un personaggio di nazionalità marocchina, gli agenti della squadra mobile della questura di Teramo hanno scoperto che fine facciano le tante biciclette di villeggianti e turisti che sono scomparse in queste settimane di estate soprattutto nella zona di Alba Adriatica. Ebbene, una volta rubate, molte di esser vengono smontate e trasferite a Teramo per poi essere in parte essere riassemblate per le vendita o lasciate in pezzi perchè sono questi anche molto ambiti sul mercato nero. Ma la scoperta più sorprendente è che a Teramo, c’è un vero e proprio deposito, in cento e aude passi dalla questura. Gli agenti della mobile hanno infatti scoperto un locale adibito a magazzino, nella disponibilità di un cittadino marocchino, in va Nicola Dati. Le biciclette rinvenute sono al momento 60. E’ possibile rivolgersi alla questura, squadra mobile, per verificare se tra le due ruote rubate (molte di esse sono biciclette elettriche o a pedalata assistita) possa esserci quella di proprietà. Ovviamente se del furto è stata sporta denuncia le cose saranno anche più facili.
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